Marco Facchini
Questa foto me l’ha data qualche anno fa Cristiano il figlio del Fac.
Quando sono arrivato in Fortitudo era lui il massaggiatore della squadra. Marco Facchini.
Il Fac era di una simpatia contagiosa, aveva sempre la battuta pronta. Gran personaggio, bella foto… quando le panchine erano arancioni come le transenne, il parquet scuro fuori dal campo di gioco, John Douglas il numero uno e io tanti capelli.
Iaco dallo spogliatoio – “Facchini hai del ghiaccio?”
Fac dalla sala massaggi di fronte allo spogliatoio – “Si.”
Iaco “Allora fammi una granita” e gli altri “limone per me” “Io menta“…
Puntura in sala massaggi. Uno sul lettino e Fac che sta preparando l’ago. Tu mentre arrivi passi e vedi, entri in spogliatoio e aspetti che il Fac infili l’ago nella chiappa e subito “scusa Fac hai un attimo?” lui lascia l’ago infilato e arriva, si siede e sta un pò lì a fare 2 chiacchiere fini a quando quello sul lettino non ha urlato un pò, poi torna di là e finisce la puntura.
Da qualche anno il Fac non c’è più gli mando un saluto e un ricordo.
Ciao Fac, sei un grande.
Il sign Marco una persona speciale.
no willy solamente un’innamorato del vessillo ovunque sia, un marchio e vessillo calpestato,rovinato,bistrattato da una persona ignobile prima e odiosa prima di lui, ora? si spera…..
non tutto sara’ come prima…….
belle le immagini di yoga di johnny douglas… UN MITO
EFFE NEL CUORE
marco
Purtroppo non ho mai conosciuto personalmente il Mitico Facchini.
Dalla descrizione che ne hai fatto non poteva essere altro che dei nostri…
Grazie Nino per questa bellissima immagine che “mi ha fatto venire il magone” !!!
Un abbraccio
grazie nino!e grazie anche a tutti i “fac” che hanno reso grande il Cuore Fortitudo.
Post un pò fuori tema:
A Ozzano non mi sembra che facciano i salti di gioia
I tifosi del Bologna Calcio sono schierati apertamente in favore di Zanetti e non vedonodi buon occhio “altre” soluzioni.
Qesto solo per dire ; “Nino sei un grande!”
Nino ho fatto coppia fissa con Marco per briscola e tresette per 4 anni.
La battuta: “la lunga di bastoni!” mentre in pullman (ovviamente giocando a tresette) in autostrada si stava superando un articolato pieno di tronchi d’albero era un classico, con Dante che guardava le sue carte e non capiva o Marco (Bergonzoni) che si incazzava perché magari aveva lui il 2 o il 3 di bastoni e non era possibile che Marco avesse la lunga in mano ………..
Uomo favoloso, la leggerezza con la quale ha attraversato la vita resta scritta, nel bronzo.
quando si dice che noi siamo diversi: ecco un esempio bellissimo. Come Nino e vincenzo siete riusciti a mettere un pezzo della storia della nostra effe e contribuire a tappezzare la parete dei ricordi che ci servono per affermare la nostra diversità culturale (non solo la palla, non solo vittoria e sconfitta, ma tanta identità e tante radici che penetrano nella terra tra via s. felice, via della grada, la piazza, la beccocci (non mi ricordo se proprio si chiamava così), il campo di calcio della fortitudo da sette e la mia ragazza che stava li a due passi, il bar donini, simili, danio. Adesso basta rompere sotto natale finisce che ci si mette a piagnucolare come i conigli della provincia…..Però una prossima volta vi racconto di quella volta a pesaro quando piangevo sul serio perchè avevano preso di mira Gary. buon natale nino e a tutti della effe
gran bella foto ,bellissimo articolo,tanta nostalgia per chi non c’e’ piu’..