Curva Gary Shull

Ciao a tutti, stasera al Paladozza sarà  molto  caldo.
Non solo per la temperatura ( sono troppi gli euro per il noleggio del generatore?) soprattutto per la posta in gioco.
In realtà sembra che la posta, la promozione in Legadue, non sia neanche tanto in gioco perchè diverse piazze di Legadue hanno grossi problemi economici e lascerebbero volentieri libero il posto.
Ma vincere sul campo è un altra cosa. Almeno questo è quello che pensa chi stasera, come me, andrà a vedere la partita.

Una cosa però. Ho letto sui giornali stamattina:

“La sconfitta della Fortitudo contro Forlì non è andata giù a un tifoso di 35 anni. (…) fuori dal Paladozza e secondo la Digos avrebbe lanciato oggetti contro il cordone delle forze dell’ordine che proteggeva il deflusso. Fermato dagli  agenti, G.C. avrebbe reagito violentemente ed è stato arrestato per resistenza e a pubblico ufficiale. Gli è  contestata anche l’invasione di campo. In aula (…) la giudice (…) ha convalidato l’arresto e l’ha scarcerato imponendogli l’obbligo di firma tre volte a settimana in commissariato. Qualche anno fa (…) è finito nei guai per lesioni personali e nel 2002 era tra i partecipanti alla massiccia invasione di campo al termine della partita Skipper tra Fortitudo e Benetton.”

Non è questo che fa del pubblico della Fortitudo il migliore d’Italia. Non è questo che fa la nostra storia, anche la più recente: dagli stati generali alla fila in biglietteria contro Osimo ai 3750 abbonati alle più di 5000 persone a palazzo in più di una partita.

Allora se sappiamo  attraverso i giornali che qualcuno fa casino e ha precedenti, forse lo sa anche la società e la Fossa e gli altri club. Allora allontaniamolo come persona non gradita prima che intervenga un giudice o la polizia.

Lo dico per passione e perchè ho fresco il ricordo di quando, quasi 3 anni fa, lasciai i Giardini Margherita dopo aver allenato una squadra super in un torneo splendido e divertentissimo (grazie anche alla Fossa) che ci vide perdere in finale contro una squadra più forte di noi.
Quando lasciai il campo lo feci vergognandomi dell’epilogo.
Una rissa che coinvolse i giocatori dell’altra squadra e la polizia.
Dopo quell’epilogo nessuno dei diretti colpevoli è andato a chiedere scusa ai giocatori che per passione hanno vestito la maglia della Effe e della Fossa, che hanno giocato per il piacere e non per il contratto.
Questi pochi fanno correre inutili rischi a molti e fanno perdere una parte del valore che c’è.

Sta lunga menata solo per dire a G.C. che non ci mancherà.

A stasera.

P.S.: all’inizio del sito/blog  Odio il Brodo (nel marzo del 2009 credo) ho retrodatato alcuni post per metterli in fila con le trasmissione che facevo. In ogni caso non ho fatto cacce al tesoro… Lo dico da ex fan che non ha ricevuto risposta.