Buon Anno…???
Ciao a tutti.
E Auguri.
In questi giorni ho parlato con Sacrati e Finelli.
Prima della partita di ieri.
Allora: entro dopodomani verranno pagati gli stipendi. Il lodo verrà pagato cercando un accordo con l’altra parte (questo mi ha detto Gilberto Sacrati). Per quanto riguarda la questione Paladozza (parlando sempre con Sacrati) le trattative vanno avanti e ci ha tenuto a leggermi l’articolo del 2 gennaio di Repubblica a firma Eleonora Capelli che vi ripropongo:
“Il Comune batte cassa per il Crac PalaDozza. Oltre alla società sportiva anche due imprese di costruzioni hanno ricevuto nei giorni scorsi una lettera che invita a risarcire il debito che oggi ammonta a più di 6,6 milioni di euro. La raccomandata partita dagli uffici del Settore Ambiente di Palazzo D’Accursio il 18 dicembre e recapitata nei giorni scorsi ha infatti tre destinatari: Fortitudo Pallacanestro, Ragni Costruzioni e Impresa Melegari, le realtà che componevano l’Associazione temporanea di impresa che ha firmato la convenzione per la gestione e l’uso del palazzo dello sport il 28 luglio del 2000. «Siamo sereni, riteniamo di non avere un ruolo in questi debiti perché noi ci occupavamo dei lavori e li abbiamo fatti tutti – dice Luigi Amedeo Melegari, titolare dell’impresa che porta il suo nome e da ieri nuovo presidente del Collegio costruttori edili – comunque tireremo fuori tutte le carte perché io penso che all’epoca in cui l’Ati venne costituita siano state prese le dovute cautele, ma dobbiamo esserne sicuri. In ogni caso il problema non sono i lavori di ristrutturazione del PalaDozza che sono stati fatti tutti e anche di più di quelli previsti, sotto la sorveglianza di Comune, Coni e Credito Sportivo».
La convenzione è stata firmata dall’Ati, nella persona di Massimo Gambini, e la Fortitudo Pallacanestro era l’impresa capogruppo. Adesso il Comune deve recuperare la cifra astronomica versata al Credito Sportivo di fronte al mancato pagamento delle rate del mutuo da parte della Fortitudo e si rivolge a tutti gli attori in campo. Nella lettera infatti le due imprese di costruzioni vengono definite «solidamente responsabili delle obbligazioni assunte nei confronti del Comune nella Convenzione» e per questo vengono invitate a «provvedere al versamento di euro 6.623.327,53 entro il termine perentorio di 30 giorni». «Ho ricevuto la lettera e penso che se il Comune ha preso una tale decisione avrà le sue ragioni – commenta il patron biancoblù Gilberto Sacrati – il nostro intento è quello di sanare la nostra posizione e per questo continueremo a cercare soluzioni col Comune».
Sul piatto, un accordo di risarcimento a rate che i tecnici stanno ancora valutando. Palazzo D’Accursio intanto deve andare avanti con le operazioni per riportare in cassa quei sei milioni di euro che, come garante della fideiussione presso il Credito Sportivo, ha dovuto sborsare e la lettera è la prima traduzione concreta degli «atti dovuti» di cui parla l’assessore allo sport, Maurizio Degli Esposti. In ballo non c’è solo la risoluzione della convenzione, che in realtà lascerebbe un contenitore costoso da gestire come il PalaDozza al Comune, ma anche «il risarcimento dei danni subiti» dall’Amministrazione.”
Credo, ma posso sbagliarmi, che sia la prima volta che si tira fuori in maniera ufficiale la gestione precedente.
Tra l’altro vi segnalo anche un interessante/curioso commento che ho letto sul sito di Repubblica inviato da “orologiodeltempo” il 18 ottobre 2009:
“Gentili lettori, è opportuno, cosa che raramente si fa nel nostro paese, ricondurre la vicenda alle circostanze da cui ha preso avvio. Nel 2000 il Consiglio comunale ha votato, ipotecando risorse dei cittadini, una garanzia a favore di un imprenditore privato per fini privati. Questo imprenditore ha poi ceduto il bene su cui la garanzia era stata prestata ad altri fino all’attuale possessore della Fortitudo. Ora, quest’ultimo, non paga il debito e a pagare sono i cittadini di Bologna. Fin qui la cronaca. Però ci si dimentica troppo spesso che gli amministratori pubblici sono responsabili delle loro scelte dato che non impiegano finanze proprie ma della collettività . In altre parole, gli amministratori in carica nel 2000 che hanno votato a favore della fideiussione possono essere chiamati, ritengo doverosamente ed in pieno diritto, a rispondere della loro scelta. Ciò vuol dire che un tribunale potrebbe, se attivato, richiedergli i 6.400.000 euro di danno cagionato alla collettività .”
Aggiungo di mio che comunque l’operazione non era, secondo me, così a vanvera per gli amministratori comunali visto che nella seconda metà degli anni ’90 il Paladozza era chiuso. Un impianto come quello usato una volta ogni 15 giorni per il Taratatà e basta. Solo un costo. Immagino che comunque le manutenzioni ordinarie andavano fatte e che comunque l’impianto si deteriorava, credo che alla fine il conto che si trova a pagare il Comune non sia così salato come i numeri fanno pensare. E che una riduzione del debito (come per i paesi del terzo mondo)
Alessandro Finelli martedì mi diceva che tutto procede e che l’ambiente all’interno dello spogliatoio è tranquillo. Non credo che qualche giorno di ritardo possa creare atteggiamenti strani come pensano i maligni secondo il Carlino: (…) “I più maligni potrebbero dire che i problemi societari sono un tarlo che lentamente entra nella mente della squadra, la società , però, si è impegnata a saldare i compensi entro la fine della settimana” (…)
Cosa altro dire, che aspettiamo lo sviluppo delle cose, palazzo, stipendi e lodo. Vi tengo aggiornati.
insomma, adelante con juicio…….
nino se le cose non si risolvono cosa pensi succederà ? immagino la risposta ma nonostante tutto… secondo te tutta questa situazione quando è nata?dal mutuo del 2000?
caro nino, la persona a cui tu e la fosse che ti ha eletto date fiducia due anni fa diceva :
agosto 2007 stralci di un’intervista di Selleri a Sacrati sul carlino
– “Le squadre possono dividersi in tre fasce, quelle che costano solo 1,5 milioni di euro, quelle che, invece, ne spendono 4-6 milioni e sono di medio alto livello, mentre quelle di fascia alta ne mettono sul piatto almeno 10”.
Dove si colloca la Fortitudo?
“Ci collochiamo nella fascia di mezzo con l’aspirazione di arrivare a quella più alta. La squadra è stata costruita nell’ottica di raggiungere qualcosa di importante e di inserirsi nelle prime posizioni della classifica. In generale ci siamo dati come obiettivo quello di arrivare almeno in tre anni in Eurolega, con lo spirito di migliorare sempre e di raggiungere la final four in un tempo successivo”.
Quali sono le altre scadenze?
“Entro cinque anni si innescherà un meccanismo che dovrà portare la Fortitudo a sostenersi con le sue stesse gambe. Penso che il mio ciclo come proprietario si esaurirà tra 7-8 anni o al massimo 10”.
“.
Sacrati corre sempre da solo?
“Nonostante le voci non ho soci in questa avventura, anche se questo non significa che in futuro non possano esserci compagni di viaggio. Se vi saranno, però, continuerò a mantenerne la gestione della società . Sono il presidente della Fortitudo e sono il presidente della società che ne è proprietaria. Le mie società hanno immobili per decine di milioni di euro e i loro bilanci sono visibili a tutti. Capisco lo stupore perché ho sempre lavorato in silenzio senza grandi clamori e vedendo affari dove altri non ne vedevano. Se una cosa vale 100 lire, molti pensano solo alla spesa, io, invece, cerco di capire se può fruttare 300”.
Ridiscuterà la convenzione per il PalaDozza?
“E’ un contratto che è stato stipulato con la vecchia Fortitudo e nel quale vi sono dei pro e dei contro. Non intacca la sostenibilità della società in quanto è una spesa prevista”.
A MIO AVVISO ALCUNI PASSAGGI SONO MERAVIGLIOSI
“SE UNA COSA VALE 100 MOLTI PENSANO SOLO ALLA SPESA,IO,INVECE CERCO DI CAPIRE SE PUO FRUTTARE 300”
LE DICHIARAZIONI SUL PALADOZZA FAREBBERO CADERE QUALSISI INIZIATIVA LEGALE DI SACRATI PER CHIEDERE LA RINEGOZIAZIONE DEL MUTUO
“E’ UNA SPESA PREVISTA”
questo per dirti che è irritante il modo in cui tu e la fossa state gestendo quello che a tutti gli effetti è un truffatore. poco intelligenti o conniventi?. non ci sono altre possibilità . più acqua calda di così…
buon lavoro.