Tarulì
Vincenzo Tardini da Modena classe 1960, quattro anni in Fortitudo di cui uno da capitano. I&B, Mercury e Latte Sole (se non sbaglio).
Vari soprannomi tra cui Tarulì usato perchè le ginocchia non sono (state) delle più affidabili, probabilmente piene di tarli.
Ci conosciamo dalle giovanili alla CEM Cestistica Modenese del mitico Rodeghiero Erio e poi alla CDR la Città dei Ragazzi.
All’inizio degli anni 90 (qualche anno fa) al Torneo dei Giardini Margherita giocavamo contro, sulla palla a due mi disse: “ti dichiaro gancio sinistro e gancio destro“. Saltammo, lui la vinse perchè mi pestò un piede (mentre l’arbitro alzava e guardava la palla) impedendomi di saltare, poi nelle azioni successive fece canestro prima in gancio sinistro e poi in gancio destro, senza fare una piega e senza enfatizzare la cosa.
Mi ha lasciato un bellissimo commento su Marco Facchini che vale la pena pubblicare:
“Nino ho fatto coppia fissa con Marco per briscola e tresette per 4 anni.
La battuta: “la lunga di bastoni!†mentre in pullman (ovviamente giocando a tresette) in autostrada si stava superando un articolato pieno di tronchi d’albero era un classico, con Dante che guardava le sue carte e non capiva o Marco (Bergonzoni) che si incazzava perché magari aveva lui il 2 o il 3 di bastoni e non era possibile che Marco avesse la lunga in mano …
Uomo favoloso, la leggerezza con la quale ha attraversato la vita resta scritta, nel bronzo.”
Grazie Tarulì, anche da parte dei quattro che leggono il blog…
esistono ancora gli stessi tipi di “cameratismo” e allegria nel basket professionistico di oggi, o tutto si e’ trasformato in qualcosa di piu’ impersonale?