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Il mio amico Willy ha messo su Flickr un sacco di vecchie foto, molte della Fortitudo.
Gliene ho prese alcune,
mi piace tenerle in archivio qui sul mio sito.
Non sono necessariamente i giocatori più importanti,
lo sono per me.
Per i commenti vale quello che, a volte, si trova scritto nelle inserzioni sui giornali:
astenersi perditempo.
i piu’ bei tempi della mia vita. Dovevo avere circa 10 anni e fu la prima volta che mio padre mi porto’ al palazzo, fortitudo mercury contro venezia (le mie limitate capacita’ di memoria mi impediscono di ricordare lo sponsor di venezia), Di quella giornata ricordo lo stordimento all’entrare nelle gradinate, il chiasso, i cori, lo stupore di sapere che un afroamericano potesse chiamarsi marcello e il tiro all’ultimo secondo di charlie jordan che valse la vittoria, quella sera tornai a casa con il primo idolo della mia vita. Poi fu la yoga, la mia vera fortitudo, la mia squadra del cuore. Soccia nino, che gloriosi momenti, con john douglas, jacopini, dal pian, gualco, bergonzoni, zatti ecc. ecc. La vera essenza di essere fortitudini.
I migliori ricordi:
perdere di 46 o giu’ di li con la virus e cantare per 40 minuti “che sara’ sara’, ovunque ti seguirem, ovunque ti sosterrem….” con il pubblico avversario che sclerava perche’ non poteva piu’ di sentire la straziante litania
dino meneghin andare a dare la mano a borghese che usciva per 5 falli dopo una partita con milano (persa ovviamente, in casa)
john douglas che fa paniere da centrocampo, rigorosamente in sospensione, da dietro centrocampo, a montecatini, all’ultimo secondo.
Che belle foto, nino, grandi ricordi, pensa che mi ero pure dimenticato di chriss mc nealy, soccia, un altro “piccolo” che saltava poco.
ooohh, ultima cosa, ma avete visto che il leone, a parte di avere la camminata piu’ lenta mai vista alla furla, e’ la copia afroamericana di bruce springsteen quando era giovane?
latte sole, ci fu prima il latte sole, poi yoga poi arimo
soccia…quanti bei ricordi……
Che anni!!!guardare le foto,ricordare le giornate a palazzo i vari Tazzi,Monari,Jacopini ecc…e pensare a dove ci ha portati sacrak….
Bellissime foto, e grazie anche a Willy!
Io nell’88 avevo 11 anni, e mio padre mi portò a vedere Yoga – Arexons Cantù, playoffs.
Dan Gay, allora Cantù, ci fece malissimo, ma WBryant regolò i conti alla fine.. e da lì la malattia e le trasferte imperdibili.
Una domanda: le memorabilia come le magliette Odio il Brodo & co dove si possono ancora trovare ?
Grazie,
Matteo
Grandi anni. Per i più belli furono i primi due dell’era Seragnoli quando eravamo in piena ascesa, ma ancora una Società a gestione famigliare con Penzo, Albertini e il mitico Dario colui che anni prima comprò Angelini con la sua liquidazione di nascosto alla moglie. Quando facemmo la Korac mi fu assegnato l’incarico di andare a prendere gli arbitri internazionali all’aeroporto con la mia UNO e portarli a mangiare, chiaramente senza essere tesserato e a gratis.
Era usanza dare un presente agli arbitri negli spogliatoi. Real Madrid Pana donavano degli orologi d’ora , Dario faceva trovare negli spogliatoi un asciugamanino e un phon. La faccia di Sudek arbitro slovacco completamente pelato fu un programma.
L’episodio più bello fu comunque quando all’uscita del ristorante Merlot dopo la partita, un arbitro croato soddisfatto della cena e forse un po’ alticcio urlò VIVA LA FIBA. Pronta una rispsota dal portico opposto forse per errata interpretazione “E CHI LA STUZZIGA”-
Grande il Micio!!! Uno di noi per sempre.
e marcellone starks? Come detto lui fini’ di giocare in fortitudo quando io avevo circa 8/10 anni e non ho potuto gustarmelo al meglio, pero’ ho avuto l’onore di fare un paio di allenamenti con lui alcuni anni dopo in furla. Marcellone fu preso a gettone dalla virus (ricordate? successe la stessa cosa anche con john douglas) e per metterersi in forma venne a fare 4 salti in furla. Noi eravamo nei cadetti della salus e ci sentimmo come dei super eroi. Tutti a cercare i migliori “numbers” per impressionarlo. Lui fu estremamente paziente, ma la parte migliore fu alla fine quando tornando dalla doccia il nostro eroe sfodero’ di fronte a noi, giovani e vergini ragazzini un “pezzolone” mai piu’ rivisto in 20 anni di basket giocato. Da quel giorno per la generazione Salus del 70/71 lui divento
Marcellus sacco enorme Starks.
Ero stanco di sentir parlare di niente.
Almeno così il magone viene per qualcosa.
ciao willy