Mala, Ruben, Reggio e Cremona

2010

Scrive Franceschino nel commento al post “in Piazza Maggiore”:

“Scusa Nino, ma non sono d’accordo non si possono accostare il tiro di Malaventura a quello di Ruben, ma nemmeno a Reggio o Cremona. Si tratta di un aver vinto un campionato di serie C disputato per non aver pagato, fra l’altro, i giocatori dello scorso anno. A proposito mentre si festeggiava qualcuno si è chiesto se gli allenatori delle giovanili erano stati pagati? (…)”

Oh, per me si tratta di aver vinto il campionato (di serie C) dopo una lunga stagione con alti e bassi e alla fine di una bellissima partita in un ambiente infuocato con un canestro pazzesco e una gran gioia!

2005

Rispetto e in parte condivido quello che dici ma secondo me metti insieme due aspetti diversi della Fortitudo. La squadra e la proprietà.
Non so quale fosse la situazione della Fortitudo alla vigilia di Reggio o di Cremona, e in pochi lo sanno, ma tutti hanno quelle date e quelle partite in mente. E a costo di sembrare insensibile voglio dirti che  (da tifoso, da ex giocatore, da ex grafico, da garante) quando sono entrato al Pala Credito di Romagna non me ne importava delle giovanili, di Sacrati, della bad e good company. Avevo solo voglia che la Fortitudo vincesse. E lo ha fatto in una maniera che, quasi, mi riconciglia con alcune sfighe passate.

Poi, dopo la festa, non dimentichiamo che la situazione è pesante, molto pesante.
Anzi, temo che  siamo in una situazione più pesante dello scorso anno.
Sono convinto che Casson stia tentando una scissione che, se realizzata, porterebbe un beneficio alla “Nuova” Fortitudo ma credo due cose:
1 che effettivamente sarebbe altro da sè, una Fortitudo diversa da quella di questo anno, praticamente uguale a quella che esce da un fallimento.
2 che difficilmente si riuscirà a fare. Troppo complessa e troppo poco il tempo a disposizione.

Le persone dentro alle cose della Fip e delle Leghe con cui ho parlato sono un pò scettiche.
Chiudo con un pezzo del Carlino:

La norma (dei lodi FIBA) in Italia pare non avere nessun fondamento giuridico, come sostiene il presidente federale Meneghin, ma fino a quando la situazione non si chiarisce, la Fip è costretta ad utilizzare criteri molto restrittivi nei confronti della Fortitudo, onde evitare tirate d’orecchie della stessa Fiba, o peggio ancora un’opposizione formale a un’eventuale delibera favorevole nei confronti della scissione tra le due società. Al momento l’unica soluzione possibile sarebbe quella di sanare le posizioni di chi si è rivolto alla federazione europea, ma così facendo i costi dell’operazione salirebbero alle stelle e si avvicinerebbero a un milione di euro“.

P.S.: la foto del 16 giugno 2005 l’ho fatta io col telefonino.

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