Corriere di Bologna
Per tenerlo archiviato pubblico l’articolo di oggi sul Corriere di Bologna a firma Elisa Fiocchi:
Lo striscione «Sacrati, dopo l’ennesima bugia, è ora che tu vada via» poi il coro «Sacrati vattene». Accade sabato sera, nell’anticipo di campionato a Castelletto Ticino: la Fossa dei Leoni rompe definitivamente con il patron della Fortitudo. Nino Pellacani, garante del tifo biancoblù, ha respirato prima, dopo e durante ogni sensazione: «ho parlato con Sacrati per comunicargli in anticipo dello striscione. La sua è stata una reazione molto personale, ha fatto ugualmente tre ore di macchina per prendersi dei nomi». Cosa non va? «La situazione attuale è al limite: da troppo tempo si incastrano interessi economici, politici e immobiliari con cinque giocatori che corrono dietro a un pallone di cuoio. La gente è arrabbiata, vorrebbe parlare solo del capitano Lamma invece … ». In un momento così delicato, il Comune è diventato artefice del destino Fortitudo e anche punto d’ascolto. «Ci ha dimostrato un riconoscimento, la consapevolezza di un’entità quale è il tifo Fortitudo. Gli abbonamenti, il movimento popolare comune di questa estate, l’agire non secondo una rottura ma continuando per amore della squadra hanno premiato. La passione sportiva a molti sfugge, ma è la stessa che ha raccolto più di tremila abbonati e che ci ha resi interlocutori del Comune. Fossimo falliti magari staremmo meglio, magari peggio. La realtà è che oggi esistiamo ancora e domenica eravamo in campo». Tempo di programmare dunque, salvaguardando tifosi e tradizione dell’Aquila. «Attendiamo un tavolo di confronto tra gli attori in campo. E se nel frattempo c’è un investitore pronto a prendere in mano la Fortitudo questo è il momento giusto». Nino svolge il ruolo di garante da agosto, un vero secondo lavoro, anche se preferisce parlare di passione. «I miei compiti dovevano diminuire invece sono aumentati. Ogni giorno ricevo mail anche da New York, telefonate, aggiorno il mio blog (www.odioilbrodo.it. ndr). Tenere le fila di tutto non è facile. Dobbiamo dialogare, senza fare i disfattisti o gli estremisti».
Grande Nino!! Buon lavoro e… grazie!